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SQUINZI: NO ALL’AUMENTO DEGLI ACCONTI IRES E IRAP, GOVERNO VADA AVANTI CON LE RIFORME

» 10.06.2015

Confindustria dice no a un possibile aumento da parte del governo degli acconti per l'Ires e l'Irap. Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, intervenendo all'assemblea di Assocalzaturifici.
 
Secondo Squinzi "Confindustria incoraggerà il governo ogni volta che le misure adottate saranno coerenti con la visione di sviluppo e manifesterà invece dissenso quando il governo si muoverà in direzione opposta". Questo, spiega, è quanto si verificherebbe con "l'ultimo esempio di una casistica non facilmente comprensibile": la novità sul fronte reverse charge, "dove per rimediare a un errore dell'Amministrazione il prossimo Consiglio dei Ministri potrebbe supplire con l'aumento degli acconti Ires e Irap".
 
Sulla crescita Squinzi segnala qualche aspetto positivo: "Non escludo che ci possa essere un'accelerazione nei prossimi mesi, grazie anche al contributo di Expo, al Giubileo e agli impegni per ospitare le Olimpiadi". Ma non basta: non possiamo accontentarci di un dato attorno all'1% all'anno, "abbiamo bisogno di almeno il doppio per recuperare il terreno perduto in un tempo ragionevole". L'analisi del leader di Confindustria è che così non torneremmo ai livelli pre crisi prima del 2022. Ripresa, sottolinea ancora Squinzi, non vuol dire uscita dalla crisi e dalle sue conseguenze, "ma inizio della lunga risalita".
 
Continua dunque il pressing sulle riforme: "Il Governo si sta muovendo nella direzione giusta, sembra non volersi accontentare dei risultati raggiunti", ma basta poco, ha aggiunto, per "ributtarci indietro". Chi ci governa, ha concluso Squinzi, ha la responsabilità del cambiamento e della modernizzazione del Paese.




Fonte: Confindustria
 
 


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